[sec. XIV; voce veneziana, derivata da dissimilazione di melma].
Porzione del fondale di una laguna che resta interamente sommersa in concomitanza con le “acque piene”. Le v. corrispondono alle parti altimetricamente più basse dei rilievi appiattiti che si estendono fra l'intricata rete dei rii e canali lagunari.
Nella laguna di Venezia, è una zona priva di vegetazione e normalmente sommersa che emerge in particolari condizioni di marea bassa. E’ stata formata dai sedimenti trasportati dalle correnti, sia marine che fluviali, che si sono depositati sui fondali bassi ai margini dei canali, ed è caratterizzata da un substrato sabbioso e fangoso.
L’ambiente di velma è ancora più selettivo di quello di barena, date le notevoli variazioni di salinità e ossigenazione dovute alle periodiche sommersioni. Alcuni organismi animali, come policheti e molluschi, si rifugiano nel substrato quando la marea cala e lascia scoperta la velma. L'associazione vegetale tipica di questi ambienti è lo Zoosteretum noltii (Zostera Noltii e Zostera Nana) e si possono trovare anche alghe del genere Entheromorpha e altre alghe verdi come l'Ulva
Fonte: Tratta da De Agostini - Sapere.it