In geologia, è l'insieme delle azioni naturali che portano alla disgregazione e alla demolizione della superficie terrestre. A seconda dell'azione dei diversi agenti esogeni, si parla di erosione eolica (corrasione), glaciale (esarazione), meteorica, marina (abrasione), fluviale, degli organismi ecc. L'erosione si manifesta con maggiore evidenza là dove la copertura vegetale è scarsa o assente (deserti, alta montagna). Più spesso il termine erosione viene usato per indicare la sola azione delle acque correnti. Può essere dovuta anche a fenomeni chimici (per esempio l'erosione carsica). E’ il processo opposto alla sedimentazione, e nella Laguna di Venezia tende a prevalere su quest'ultima. Questo fenomeno sottrae sedimenti e sabbia dai fondali, abbassandoli e provocando la scomparsa di tutte quelle comunità vegetali e animali che vi risiedono. Il fenomeno è stato accentuato dalla costruzione di grandi canali di navigazione, come il Canale di S. Leonardo, e dei moli foranei alle bocche di porto. Il moto ondoso provocato dai natanti e l’uso di tecniche di pesca fortemente impattanti come le turbosoffianti e la pesca a strascico provocano notevoli danni non solo ai fondali, ma anche alla superficie delle barene e delle velme, la cui superficie va diminuendo di anno in anno. Si ha così una perdita annuale di sedimento di circa un milione di metri cubi, che porta ad una diminuzione dell’altezza delle barene contemporanea ad un innalzamento del fondale dei canali.
Fonte: De Agostini - Sapere.it