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AMBIENTI FLORA-FAUNA DIDATTICA IMMAGINI GLOSSARIO CREDITS
SPECIE
NOME COMUNE
MINIATURE
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta (pianta vascolare)
Superdivisione Spermatophyta (pianta a seme)
Divisione Magnoliophyta (pianta a fiore)
Classe Liliopsida (monocotiledone)
Ordine Najadales
Famiglia Posidoniaceae
Genere Posidonia
Specie oceanica
Classificazione (L.) Delile
Nome Comune posidonia

Distribuzione endemica del Mediterraneo.
Descrizione è una pianta marina endemica del Mare Mediterraneo, forma dense praterie a profondità che vanno da 1 a 40 metri. Dal rizoma sotterraneo crescono foglie verdi che possono raggiungere 1 metro di lunghezza. Le foglie sono nastriformi e quelle più giovani sono di colore verde, mentre le più vecchie assumono una colorazione marrone. È una pianta ermafrodita, i fiori sono delle infiorescenze protette da foglie. Se il processo di sedimentazione non è elevato, il rizoma si sviluppa in senso orizzonatale, quando invece il tasso di sedimentazione è elevato il rizoma si sviluppa verticalmente. Questa crescita verticale e la cattura dei sedimenti da parte delle foglie della posidonia portano ad un innalzamento del fondale marino. I rizomi che si intrecciano fra di loro formano, assieme al sedimento da loro intrappolato, delle specie di terrazze sottomarine, che con un termine francese vengono chiamate "mattes", che possono essere alte anche diversi decimetri. Ha fiori verdi e frutti che assomigliano a delle olive verdi (olive di mare), ma la propagazione della pianta avviene essenzialmente per stoloni. Nella parte basale delle foglie il rizoma è coperto di scaglie che testimoniano la presenza di foglie cadute. Queste scaglie vengono battute dalle onde che le riducono in agglomerati sferici che si possono trovare sulle spiagge.
Note le foglie delle piante meno profonde cadono alla fine dell'estate e si accumulano sulle spiagge. Ha necessità di molta luce, perciò può sopravvivere dove c'è molta luminosità e una buona trasparenza dell'acqua, non quindi in ambienti eutrofici. L'aumento della torbidità dell'acqua ha portato ad una progressiva scomparsa della posidonia, con conseguente diminuzione del processo di cattura dei sedimenti sui fondali e aumento della forza erosiva delle onde sui fondali stessi. Un altro fattore che danneggia le praterie di posidonia è la pratica della pesca a strascico. La Posidonia è importante per l'ecosistema marino in quanto produce circa 14 l/mq all'anno di ossigeno e circa 20 t/ha all'anno di sostanze organiche. Inoltre funge da riparo, nutrimento e nursery per molti organismi marini come pesci, molluschi, crostacei, echinodermi. Nella Direttiva Habitat 92/43/CEE emamata dall'Unione Europea le praterie di posidonia sono considerate un habitat prioritario, e infatti costituiscono un ecosistema molto importante del Mare Mediterraneo per diversi motivi:
- sono una zona di nursery per l'alta produttività primaria e per la disponibilità di ossigeno;
- sostentano il 25% della flora e della fauna della regione mediterranea e costituiscono un'area di nutrizione fondamentale per tartarughe marine, uccelli acquatici, cefalopodi, crostacei, molluschi, pesci;
- sono di grande importanza per la pesca e il turismo;
- proteggono le coste dall'erosione: una perdita di un metro di prateria di Posidonia può causare una regressione della linea di costs di quasi 20 metri.
La progressiva perdita di questo habitat nel Mediterraneo è dovuta a:
- prelievo di sabbia e sviluppo di infrastrutture, porti e spiagge artificiali, che hanno intensificato la torbidità e coperto di sabbia le praterie;
- la costruzione di dighe lungo i fiumi, con una conseguente variazione nella sedimentazione nella zona litoranea, che ha portato all'esposizione o alla copertura di habitat;
- l'ancoraggio e la pesca a strascico rimuovono i sedimenti del fondale ed espongono i rizomi delle piante;
- l'eutrofizzazione, che causa bloom algali che competono con la posidonia;
- la Caulerpa taxifolia, un'alga tropicale introdotta nel Mediterraneo Francese nel 1984, sta progressivamente opprimendo le praterie di posidonia.
Habitat si trova generalmente sui fondali mobili sabbiosi e fangosi, a profondità che vanno dalla superficie fino a 40 metri a seconda del grado di luminosità.

Fonti  
Riferimenti Ecological overwiew of tunisian coasts
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Difesa del mare
EUCC Coastal Guide
Riferimenti web http://www.geocities.com/RainForest/2238/
http://www.minambiente.it/
http://www.coastalguide.org/
Fonte fotografia Foto di Valter Torri, dal sito http://www.areamarinaprotetta5terre.com/

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