HOME>>
DIVULGAZIONE
INTRO>>
AMBIENTI FLORA-FAUNA DIDATTICA IMMAGINI GLOSSARIO CREDITS
SPECIE
NOME COMUNE
MINIATURE
Regno Animalia
 
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Insectivora
Famiglia Erinaceidae
Genere Erinaceus
Specie europaeus
Classificazione Linneo, 1758
Nome Comune riccio
Taglia 15 - 30 centiemtri. Coda: 4 -5 centimetri
Peso Maschio 300 - 1100 grammi

Distribuzione Europa, Siberia occidentale, Medio Oriente.
Descrizione ha il corpo tozzo, arrotondato, le zampe hanno cinque dita, tre delle quali hanno la stessa lunghezza e sono dotate di forti artigli, mentre le altre due sono più corte e con artigli più piccoli. Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori, anche se hanno la stessa larghezza. Ha un muso mobile e appuntito, gli occhi rotondi e le orecchie corte e arrotondate, quasi interamente nascoste nella pelliccia. Le parti dorsali e laterali, la zona facciale e le zampe sono coperti da densi aculei, contenenti spazi riempiti d'aria e separati da dei dischetti che consentono all'aculeo di mantenere la propria struttura. Alla base di ogni aculeo c'è un bulbo sotto la superficie della pelle per fissarlo saldamente. La base e la punta sono bianche, il resto dell'aculeo presenta fasce di colore nero, bianco e marrone. Crescono da follicoli presenti nella pelle allo stesso modo dei capellli. Ognuno è attaccato ad un muscolo che consente di drizzare o abbassare gli aculei. Quando sono eretti, gli aculei si incrociano l'uno con l'altro formando una massa pressoché impenetrabile. Gli aculei crescono, cadono e vengono sostituiti continuamente. Un aculeo dura in media 18 mesi. I peli che ricoprono il muso, le zampe e il ventre sono ruvidi e di colore giallastro - marrone scuro. Gli incisivi superiori sono distanziati fra di loro in modo che gli incisivi inferiori si inseriscano tra essi.
Abitudini è un animale solitario tranne durante la stagione dell'accoppiamento. Emette diversi vocalizzi, tra i quali sbuffi e suoni nasali, battendo i denti. I piccoli emettono dei suoni simili agli uccelli e schiamazzano mentre sono nel nido. Quando si sente in pericolo, si arrotola su sé stesso. E' attivo dal crepuscolo fino alla prima mattina. Durante la notte si sposta anche di 1 - 2 chilometri, è un buon nuotatore e arrampicatore. Quando va in ibernazione, il tasso metabolico si abbassa, il pompaggio del sangue rallenta e anche il tasso di respirazione diminuisce, tanto che può restare senza respirare anche alcuni minuti. La temperatura corporea si abbassa e i battiti del cuore si riducono a 20 al minuto. Il riccio sopravvive grazie alle riserve di grasso accumulate prima del periodo dell'ibernazione, per questo motivo è importante che si nutra bene prima dell'inverno, altrimenti non è in grado di sopravvivere.
Habitat brughiere, campi coltivati, dune di sabbia, parchi, giardini.
Alimentazione vermi, lumache, millepiedi, scarafaggi, rane, piccoli rettili, giovani uccelli, topi, ghiande, bacche.
Riproduzione si riproduce da aprile ad agosto, e dopo un periodo di gestazione di 31 - 49 giorni nascono da maggio ad ottobre fino a 9 cuccioli, che vengono svezzati dopo 4 - 6 settimane. Il riccio può avere fino a due nidiate, a patto però che la prima abbia luogo all'inizio della stagione riproduttiva. I ricci nascono già con gli aculei, anche se sono completamente nascosti, e inizialmente sono bianchi e soffici. Dopo circa 36 ore, cresce una seconda copertura di aculei più scuri, e successivamente una terza serie di aculei cresce e sostituisce le due precedenti. Dopo 11 giorni i piccoli sono in grado di appallottolarsi per difendersi e dopo 14 aprono gli occhi. All'età di un mese assomigliano in tutto e per tutto ai genitori. Il nido è costruito tra i cespugli, sotto le rocce o in altre cavità. Hanno tane diverse durante l'estate e l'inverno, e in queste ultime vanno in ibernazione da ottobre ad aprile, anche se non in modo così rigido e continuo come altri mammiferi. Il nido invernale è fatto di erba e di foglie, che resistono alle intemperie e durano più a lungo. Il riccio porta le foglie nel luogo dove intende fare il nido trasportandole con la bocca, un po' alla volta. Costruisce un mucchio, aggiungendo nuove foglie nel centro, tenendole ferme con dei ramoscelli. Una volta terminata questa operazione si nasconde all'interno e comincia a girare in tondo appiattendo le foglie e formando delle pareti spesse anche 10 centimetri. Il riccio costruisce ogni anno in questo modo un nuovo nido.
Situazione in laguna Valle Dragojesolo, Valle Ghebo Storto, Bosco Nordio, dune fossili del Cavallino, litorale di Ca' Savio, dune di S. Nicolò, Cassa di colmata "A", litorale e dune degli Alberoni.

Fonti  
Riferimenti Animal Diversity Web, University of Michigan, Museum of Zoology
The Hedghogz Home Page
The Mammal Society
Parchi e Riserve naturali in Emilia Romagna
Guida alla natura nella Laguna di Venezia - di Giampaolo Rallo - Franco Muzzio editore
Riferimenti web http://animaldiversity.ummz.umich.edu/
http://fp.hedghogz.f9.co.uk/
http://www.mammal.org.uk/
http://www.regione.emilia-romagna.it/parchi/
Fonte fotografia http://mitglied.lycos.de/ClemensMBrandstetteR/index-21.html
Fonte immagine impronta http://www.regione.emilia-romagna.it/parchi/fauna/riccio.htm

Ricerca esterna con Google Erinaceus europaeus

Valid HTML 4.01! Valid CSS!